Guida all'acquisto estintori

"font-size: medium;">Gli estintori costituiscono uno dei più importanti dispositivi di sicurezza da inserire nella maggior parte dei luoghi: uffici, scuole, impianti sportivi, negozi, centri commerciali. La loro presenza oltre al fatto di essere obbligatoria per legge, è indispensabile per assicurare una prima difesa contro il fuoco.

C’è quindi da chiarire che gli estintori sono dei dispositivi che non eliminano il pericolo di incendio, ma servono come presidio di sicurezza per una prima linea di difesa contro di essi, in quanto efficaci solo nei primi minuti di sviluppo delle fiamme.

Secondo le disposizioni vigenti, le attività commerciali e gli uffici devono essere dotati dell’adeguato numero di estintori portatili, distribuiti in modo uniforme e in prossimità delle uscite. Devono essere posti in un luogo facilmente accessibile e visibile, dotati dell’appropriata segnaletica. In prossimità dei quadri elettrici, è consigliata l’installazione di un estintore a CO2 per garantire la protezione anche delle apparecchiature.

 

Da non dimenticare inoltre è che gli estintori vanno sottoposti a controlli periodici nella sede in cui sono custoditi. Il controllo va fatto da personale specializzato che deve verificare le condizioni e il funzionamento degli estintori.

È obbligatorio poi eseguire periodicamente (la frequenza dipende dal tipo di estintore) la revisione e il collaudo dell’estintore, con i quali viene fatto un controllo più approfondito sulle varie parti che compongono l’estintore e del serbatoio, provvededno anche alla sostituzione dell’estinguente.

La legge stabilisce anche un obbligo di sorveglianza interno all’azienda da parte di uno o più dipendenti prestabiliti e addestrati, i quali devono semplicemente fare un periodico controllo visivo dell’estintore per verificarne l’integrità e accessibilità.

 

Ogni estintore ha caratteristiche ed indicazioni di utilizzo diverse in base la tipo di fuoco da spegnere e di conseguenza al tipo di luogo nel quale l’estintore stesso dovrà essere installato.

 

Per facilitarti nella scelta del giusto modello di estintore, ti forniamo qui di seguito i principali fattori da tenere in considerazione.

 

1.Classe di fuoco

La prima considerazione da fare è valutare la tipologia di incendio che può avvenire nel luogo in questione e in base a ciò scegliere il tipo di autoestinguente. Per cui facciamo una distinzione tra le diverse classi di fuoco:

 

  • Fuochi di classe A – Fuochi di solidi

Si parla di fuochi di classe A, quando questi sono provocati da combustibili solidi. In questa classe rientrano i fuochi generati da materiali quali legno, carta, materiali tessili, pelli, gomma.

 

  • Fuochi di classe B – fuochi di liquidi

I fuochi di classe B sono quelli generati da liquidi e solidi liquefabili. Rientrano in questa classe i fuochi generati da alcol, solventi, oli minerali, idrocarburi, benzina

 

  • Fuochi di classe C – Fuochi di GAS

I fuochi di classe C sono quelli generati da combustibili gassosi. Rientrano in questa classe i fuochi generati da metano, idrogeno, acetilene, propilene

 

  • Fuochi di classe D – Fuochi di metalli

I fuochi di classe D sono quelli generati da metalli combustibili. Rientrano in questa classe i fuochi generati da potassio, magnesio, zinco, zirconio, titanio. Le norme ISO prevedono una classificazione maggiormente dettagliata per questa categoria, servono estintori realizzati con polveri speciali da installare in laboratori ove vengono trattati i metalli o polveri di metallo

 

"font-size: medium;">Fuochi di classe E – Fuochi da apparecchi elettrici

La lettera E che indica la possibilità di utilizzare l’estintore su apparecchiature elettriche in tensione, quali, interruttori, quadri elettrici, ecc

 

  • Fuochi di classe F – Fuochi da oli e grassi vegetali o animali

I fuochi di classe F sono quelli generati da oli combustibili di natura vegetale e/o animale quali quelli usati nelle cucine, in apparecchi di cottura

 

 

2.Agente estinguente

 

In base alla classe di fuoco si sceglierà come detto, l’estintore contenente il tipo di agente estinguente adatto a spegnere quel determinato fuoco.

Distinguiamo quindi:

 

  • Estintori a polvere:

Gli estintori a polvere contengono una polvere chimica capace di soffocare le fiamme e inibire la produzione di biossido di carbonio. Gli estintori a polvere coprono tutte le classi di fuoco tranne la F (oli e grassi da cucina) per cui solidi (classe A), liquidi (classe B), gas (classe C), metalli (classe D) e apparecchi elettrici (classe E). Il grosso svantaggio di questi estintori è il potenziale danneggiamento delle superfici e la poca visibilità al momento dell'utilizzo dovuta alla pressione della polvere.

 

  • Estintori ad acqua:

Un secondo modello di estintore è quello cosiddetto ad acqua: il nome potrebbe trarre in inganno, perché in effetti l'acqua non è l'unico componente. A questa viene aggiunto un additivo con ottime capacità di soffocamento del fuoco, ma con la controindicazione di risultare irritante a contatto con gli occhi e le mucose. Per quanto riguarda le classi, a differenza dell'estinguente in polvere la formulazione acqua e additivo è valida solo per i solidi (classe A) e i liquidi (classe B).

 

  • Estintori a schiuma:

Gli estintori a schiuma contengono un liquido schiumogeno diluito in acqua in percentuale che va dall’ 1 al 10% o da premiscelati pronti all’uso. Sono l’ideale contro i fuochi di classe A e B, quindi contro combustibili solidi e liquidi infiammabili. Nel momento in cui si spruzza la schiuma sulla fiamma si crea uno strato impermeabile che impedisce il contatto con l’ossigeno e quindi soffoca il fuoco. Fare attenzione a non usare la schiuma vicino a fonti di elettricità, perché generalmente contiene anche una parte di acqua.

 

  •  

    Questo modello di estintori si basa sulla sostituzione dell’ossigeno con l’anidride carbonica, la quale soffoca il fuoco e raffredda il combustibile senza lasciare alcun residuo. Si usa per lo spegnimento di fuochi di classe B e C. In questi estintori l’anidride carbonica si presenta allo stato liquido, ma poi con la depressurizzazione fuoriesce allo stato gassoso espandendosi e diminuendo rapidamente la temperatura: per questo l’erogatore è dotato di un sistema che protegge da ustioni da freddo. Gli estintori a Co2 possono essere utilizzati in ogni tipo di incendio eccetto quelli provocati dai gas, ma negli ambienti chiusi è necessario fare attenzione al rischio di asfissia, perciò una volta che il fuoco si sarà estinto, uscite immediatamente all’aperto e poi areate bene il locale prima di rientrarvi. Essendo un gas, l’anidride carbonica non è molto efficace all’aperto o in luoghi ventilati.

     

    • Estintori a gas Hfc

    Il gas Hfc è un gas pulito, trasparente ed ecologico che non danneggia l’ozono, non lascia residui, non danneggia motori né materiali e non è dannoso alle persone. Questo modello di estintori si utilizza per lo spegnimento di fuochi di classe A B (materiali solidi, liquidi infiammabili).

     

     3.Peso/ litri dell’estintore

     

    Un altro importante fattore che incide sulla scelta dell’estintore sono i kg o i litri dell’agente estinguente in esso contenuti. Naturalmente i kg/lt dell’estinguente determinano anche la durata minima di funzionamento dello stesso in caso spegnimento.

     

    Ovviamente un estintore di pochi kg/lt, sarà adatto a spegnere fuochi di ambienti di piccole dimensioni. Man mano che il peso aumenta, l’estintore potrà essere utilizzato per incendi che avvengono in luoghi più ampi.

     

     

    4.Estintori carrellati o automatici

     

    Infine ci sono altre 2 caratteristiche che possono incidere sulla scelta del giusto estintore:

     

    • Estintori automatici
    • Il loro utilizzo è consigliato soprattutto in quegli ambienti lavorativi dove non è costantemente presente il personale addetto, poiché si attivano autonomamente senza l’ausilio dell’uomo. Gli estintori automatici sono estremamente pratici e comodi, poiché vengono installati direttamente in prossimità del luogo dove potenzialmente può svilupparsi un incendio.

      Questa caratteristica li rende più sicuri e più efficaci degli estintori portatili e carrellati in quanto non dipendono dall'azione dell'uomo, nello stesso tempo però hanno bisogno di una frequente ed accurata manutenzione per evitare il falso innesco.

       

      • Estintori carrellati

      Gli estintori carrellati sono quelli dotati di un carrello e di ruote per agevolarne il trasporto. Si differenziano da quelli portatili per il peso, la massa totale supera i 20 kg ed arriva fino a 150 kg (dopodiché è necessario un impianto automatico).

      Gli estintori carrellati hanno le stesse funzioni di quelli portatili, hanno una maggiore capacità estinguente ma viste le dimensioni e peso, devono necessariamente essere utilizzati da due operatori, il primo che trasporta e attiva l'estintore, il secondo che impugna la lancia e dirige l'agente estinguente.

       

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